Le Immagini della Fantasia festeggia 30 anni

Federica Melis. A Sarmede, pittoresca cittadina nella marca trevigiana, la Mostra Internazionale dell’Illustrazione per l’Infanzia celebra il trentennale. Le Immagini della Fantasia 30 animerà la fredda stagione -dal 28 ottobre al 23 dicembre e dal 5 gennaio al 20 gennaio- con uno speciale programma ricco di esposizioni, approfondimenti, laboratori ed eventi collaterali.

Nata nel 1983 da un’idea dell’artista ceco Štěpán Zavřel, operando in direzione della realizzazione di un sogno la mostra rispondeva alla pressante esigenza di parlare di illustrazione in un luogo in cui le immagini potessero sentirsi a casa; come un microcosmo che, regolato dall’arte, potesse produrre una familiare percezione estetica del mondo, superando lo stigma dell’utile e dell’egoistico interesse personale e al solo fine di consentire, una volta abbandonata la protezione degli incantati confini domestici, di riaffacciarsi al mondo con meraviglia osservandolo ogni volta da una nuova e sorprendente prospettiva.

Oggi, a distanza di trent’anni, grazie al contributo di centinaia di artisti che con strenuo entusiasmo hanno abbracciato l’originario sogno zavreliano,  Sarmede  resta ancora quel punto speciale nello spazio in cui le coordinate del reale e dell’immaginario convergono indicandola come il paese della fiaba.

Le Immagini della Fantasia 30, dopo l’instancabile peregrinare europeo delle precedenti edizioni a rimarcare la valenza pedagogica e culturale del libro illustrato, ci condurrà in quel magico paese-continente che è la Russia,  con un titolo: Nel bosco della Baba-Jaga, le fiabe dalla Russia, così evocando la bellezza delle fiabe di Aleksandr Nikolaevič Afanas’ev. Con la Baba-Jaga (personaggio principe della mitologia slava; nei racconti russi impersona una vecchia strega dal carattere sorprendentemente volubile, abitante di una capanna sostenuta da due zampe di gallina e selvatica  viaggiatrice,  a bordo di un mortaio che armata di un pestello come timone e di una scopa di betulla d’argento, dispettosamente cancella i sentieri del bosco) una maestosa varietà di figure come corvi servizievoli, potenti zar che albergano in maestosi palazzi, diavoli spaventosi, fratellini orfani in balia del mondo, lupi generosi, valenti e coraggiosi principi e spiriti dispettosi, vestiranno i colori di circa cento fra illustratori affermati ed emergenti di varia nazionalità e giovani promesse provenienti dalla   Scuola Internazionale d’Illustrazione Štěpán Zavřel (con sede in Sarmede) e dalle scuole di illustrazione russe  Ivan Fedorov Moscow State University of Printing Arts e  Stroganov Moscow State University of Arts and Industry.

Fra i più apprezzati giovani illustratori in ascesa troviamo il galiziano Jacobo Muñiz, talentuoso artista autodidatta che con i suoi lavori si è aggiudicato numerosi premi nazionali e internazionali e che ispirerà la sua illustrazione a una filastrocca popolare russa trascritta da Luigi Dal Cin: La tiritera dello zar a cavallo. Violeta Lopiz nata a Ibiza nel 1980 e formatasi all’ Escuela de Arte n° 10 di Madrid, svolge la sua attività di illustratrice per bambini dal 2006 dividendosi fra Berlino e Madrid. Già dal 2007 si registra la strabiliante capacità di trattare per immagini la materia popolare russa con un libro, edito dalla casa madrilena Anaya, La bruja Yagà y otros cuentos. Ancora un galiziano fra gli astri nascenti di Sarmede, David Pintor nato a La Coruña nel 1975, ha cominciato a dedicarsi in maniera professionale all’illustrazione nel 1993 come grafico umorista pubblicando per i giornali Diario 16, La Voz de Baleares e Diario de León. Attualmente la sua opera appare nelle pagine di uno dei quotidiani più importanti della Spagna: La Voz de Galicia. Come illustratore per bambini vanta numerose collaborazioni con alcune delle maggiori case editrici spagnole quali Everest, SM, Anaya, Kalandraka, Sotelo Blanco, Círculo de lectores, Biblos e Combel. Alicia Baladan, nata in Uruguay nel 1969, dopo aver completato la scuola dell’obbligo in Brasile a Rio de Janeiro si trasferisce in Italia, a Milano, dove si diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Pur occupandosi da lungo tempo di illustrazione, è solo dal 2008 che l’aspetto narrativo delle sue opere viene sviluppato attraverso i libri per bambini. La sua illustrazione per la mostra sarà ispirata a una delle più celebri fiabe russe: Il principe Ivan, l’uccello di fuoco e il lupo grigio.

La fiaba, come da millenni tramandano gli sciamani jakuti della Russia siberiana con la leggenda di Eksekju (il salvifico uccello a tre teste che accovacciato sulla roccia lambita dalle fievole luce del tramonto, racconta le storie antiche agli uomini sul punto di incorrere nelle tre tristi disgrazie di cui spesso soffrono: la perdita di memoria, la mancanza di gratitudine e l’indifferenza), è la potente medicina celeste capace di ingentilire l’animo umano, di accrescere le coscienze, di rafforzare la sensibilità morale e di affinare quella estetica; poiché la bellezza delle fiabe russe,  incarnata nelle meravigliose descrizioni dei palazzi o ancora nei tratti somatici e caratteriali di eroi ed eroine, rappresenta la grande speranza che nutriva lo stesso Dostoevskij nell’ Idiota: “la bellezza salverà il mondo”. La stessa sfolgorante bellezza che gli artisti della mostra di Sarmede, attraversando culture e tradizioni, incarnando nelle loro opere gli archetipi, i sogni e le fantasie di tutti i tempi e trasfigurando questo eccezionale  corredo genetico gelosamente custodito nelle fiabe, consentiranno di scorgere fra i segreti sussurri delle fronzute betulle d’argento e le terribili insidie nelle tenebre del bosco della Baba-Jaga.

 

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