Ferdinando Scianna punge la Sicilia

Palermo rievoca la sua memoria

La Redazione


Ferdinando Scianna e la Sicilia- “da porta a Porta”
è il titolo della mostra inaugurata il 17 dicembre 2011, visitabile fino al 22 gennaio 2012 a Palermo. Oltre 70 fotografie in bianco e nero e a colori che raccontano le tradizioni dell’isola, la sua bellezza quasi carnale, le sue contraddizioni, l’immaginazione segreta che i suoi riti provocano.

Un neorealismo duplice non solo teorico, del costume e della luce, del sofisticato bianco e nero di merletti e lutti, di devozione e di folklore ma anche pratico e contingente.

La mostra ha infatti due sedi espositive: l’Oratorio dei Santi Elena e Costantino e il Loggiato San Bartolomeo, in un percorso che vuole collegare idealmente le due principali porte di Palermo: Porta Nuova (Palazzo d’Orleans) e Porta Felice (Foro Italico).

Il nervo vago della mostra, dal cuore al mare della città, indica un itinerario simbolico, tracciato  da 70 banner bifacciali appesi lungo l’asse viario di Via Vittorio Emanuele.

Comune denominatore, l’espressività dei soggetti fotografati che si fa poliedrica e in divenire, passage del tempo che attende all’icona: il volto scavato di un penitente al santuario dei Santi Alfio, Cirino e Filadelfo, a Tre Castagni sulle falde dell’Etna; la processione notturna a Baucina, per la festa di Santa Fortunata; ma anche la lava incandescente del vulcano in eruzione o il bianco delle miniere di sale; e ancora, i ritratti di Leonardo Sciascia e Gesualdo Bufalino, lo sguardo ridondante di Martin Scorsese mentre mostra la foto di sua madre in fasce.

Le terre della rimembranza, nei volti e nei luoghi di un’umanità a volte troppo lontana dalla frenesia, scostante verso i cartelli della moda, viaggiatrice della sua propria anima di sale e lava, pur qui, di fronte all’obiettivo del fotografo, si lasciano cogliere, ambientando l’immagine nella veste della percezione storica, dal remoto al suo contrario.

About admin