Michelangelo vs Yves Klein. Arte torna arte alla Galleria dell’Accademia

Martina Bollini. L’arte del Novecento vive e si alimenta dal confronto con l’arte dei secoli passati. Questo sembra costituire l’assunto in base al quale è stata pensata la mostra Arte torna Arte, che si terrà presso la Galleria dell’Accademia di Firenze, a partire dall’8 maggio.

Questa mostra mette in dialogo le opere conservate in Galleria con quelle dei più importanti artisti del secolo passato, da Picasso a Bill Viola. Questo incontro/scontro si materializzerà, infatti, sia nelle sale dedicate alle esposizioni temporanee sia in quelle della collezione permanente che, oltre alle celeberrime sculture di Michelangelo, ospita un’ampia raccolta di pittura fiorentina medievale e rinascimentale. Chissà che non vedremo il Prigione del Buonarroti affiancato a quello di Yves Klein.

Il percorso delineato dai curatori sembra configurarsi come un vero e proprio cammino attraverso la storia dell’arte. Un cammino certo non facile, costellato da suggestioni, rimandi, madeleines. Al centro dell’indagine scientifica, però, non sta il meccanismo della citazione, ma la ricerca di immagini archetipiche, che affiorano nei contesti più diversi e nelle epoche più disparate.

L’esposizione offre quindi lo spunto per una profonda rimeditazione sulle fonti e i motivi iconografici, e sul significato dell’arte stessa. A questo proposito risulta emblematico il titolo scelto dai curatori, “Arte torna Arte” , che rimanda alla raccolta di scritti di Luciano Fabro – presente in mostra anche con le sue opere. Nelle sale dell’Accademia si avrà una vera e propria dimostrazione visiva delle sue teorie, per cui esiste un solo tipo di arte, che di volta in volta incarna forme diverse a seconda dei luoghi e dei periodi della nostra cultura.

Attraverso quest’allestimento sembra prendere forma una nuova concezione di “Accademia”, nella quale entrano a far parte Francis Bacon, Louise Bourgeois, Alberto Burri, Martin Creed, Gino De Dominicis, , Marcel Duchamp, Luciano Fabro, Hans Peter Feldmann, Luigi Ghirri, Yves Klein, Jannis Kounellis, Leoncillo, Sol Le Witt, Luigi Ontani, Giulio Paolini, Claudio Parmiggiani, Giuseppe Penone, Pablo Picasso, Alfredo Pirri, Michelangelo Pistoletto, Alberto Savinio, Thomas Struth, Bill Viola, Andy Warhol.

Arte torna arte prevede anche una serie di attività collaterali, che comprendono incontri con artisti, performances, concerti, proiezioni.

La mostra fa parte dell’edizione 2012 di Un Anno ad Arte, programma di sei esposizioni temporanee dislocate nei principali musei fiorentini, unite da un unico tema, quello dell’alterità. Alterità come differenza tra entità, come rispetto dell’altro e come scoperta dell’inaspettato.

Già visitabili sono la mostra degli Uffizi, «La Galleria degli arazzi. Epifanie di tessuti preziosi» (fino al 3 giugno), e quella di Palazzo Pitti, «Giappone, terra di incanti» (fino al 1° luglio). Dal 16 maggio al 16 settembre sarà possibile visitare anche «Fabulae pictae. Miti e storie nelle maioliche del Rinascimento al Bargello» al Museo Nazionale del Bargello, mentre per l’esposizione «Bagliori dorati. Il gotico internazionale a Firenze 1375-1440», alla Galleria degli Uffizi, bisognerà attendere fino al 19 giugno (resterà aperta fino al 4 novembre). Infine, dal 3 luglio al 9 dicembre, nell’andito degli Angiolini di Palazzo Pitti verrà allestita la mostra che celebra i 500 anni dalla morte di Amerigo Vespucci, intitolata «La nuova frontiera».

ARTE TORNA ARTE

Firenze, Galleria dell’Accademia

8 maggio – 4 novembre 2012

http://www.unannoadarte.it/arte-torna-arte.html

Cura della mostra: Bruno Corà, Franca Falletti, Daria Filardo

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