Welcome home di Tom Heene
Il titolo ironico di questa giovane promessa del cinema mitteleuropeo, delude in parte le aspettative, presentando per questa 69. Mostra la storia di una giovane donna, partita per tre mesi lontano dal compagno, con la volontà di riprendere le fila della sua vita, a parte la scelta di dislocare in avanti parte della narrazione, la temporalità del testo resta piatta.
Un incipit che crea ritmo, aspettative e pretese sul seguito, che invece si rivela edulcorato e ricco di cliché morali – dal giovane che per rimorso torna a trovare la giovane in ospedale dopo esser stati coinvolti nello stesso incidente, fino ai dialoghi pseudo morbosi del si può far sesso senza essere innamorati? – in una involontaria parabola della vita che vuole mostrare il suo lato peggiore.
