Witness: Libya di Abdallah Omeish
Cosa è successo in Libia dopo la caduta del dittatore Gheddafi? Questo delicato interrogativo è alla base del mediometraggio presentato al Festival.
Un tema complesso ed estremamente politico, che apre alle richieste di un popolo lacerato da una guerra che è stata contemporaneamente contestazione e invasione, lotta senza quartiere e disperata reazione.
Un viaggio nel quadrilatero di capitali fulcro delle battaglie attraverso l’interpretazione di una fotocamera che si pone anch’essa come meta inchiesta sul mezzo, riaprendo il dibattito sempre caldo su cosa sia e quale valore abbia il citizen journalism.
Ricco il montaggio cui conversano frame, immagini di repertorio, riprese dai telegiornali di tutto il mondo, in cui si trova anche il tempo per inserti d’intervistati in guerra.
Quello che passa è la consapevolezza di una transizione difficile in cui il sistema e la popolazione civile si trovano in una condizione di sfiducia reciproca, nemmeno tanto distante da quella mondiale. Un film forte che andrebbe valutato ponendo col beneficio del dubbio la veridicità delle immagini proposte, ricordando la sottile differenza che poi rimane, come zoccolo duro, tra grande schermo e realtà, linea labile e travisabile. La dedica finale, a due grandi fotoreporter di guerra Chris Hondros e il britannico Tim Hetherington caduti durante il conflitto.
Ricco il montaggio cui conversano frame, immagini di repertorio, riprese dai telegiornali di tutto il mondo, in cui si trova anche il tempo per inserti d’intervistati in guerra.
Quello che passa è la consapevolezza di una transizione difficile in cui il sistema e la popolazione civile si trovano in una condizione di sfiducia reciproca, nemmeno tanto distante da quella mondiale. Un film forte che andrebbe valutato ponendo col beneficio del dubbio la veridicità delle immagini proposte, ricordando la sottile differenza che poi rimane, come zoccolo duro, tra grande schermo e realtà, linea labile e travisabile. La dedica finale, a due grandi fotoreporter di guerra Chris Hondros e il britannico Tim Hetherington caduti durante il conflitto.
