Scatti di moda, tra sogno e vanità

In mostra le opere fotografiche di David LaChapelle a Lucca e di Tim Walker a Londra

Ada Distefano. Due città, lontane tra loro, ma idealmente unite per l’omaggio che rendono a due grandi artisti della fotografia con due mostre che stanno catalizzando l’attenzione mondiale.

David La Chapelle e Tim Walker  sono i due artisti della macchina fotografica in mostra rispettivamente al Lucca Center of Contemporary Art sino al 4 novembre e al Sumesert House di Londra dal 18 ottobre sino al 27 gennaio 2013

LaChapelle e Walker , non semplicemente e solamente fotografi, non reporter che inseguono l’immagine, lo scatto, il momento ma due artisti che sublimano un’immagine, un’idea e la plasmano, creano un set come fosse la tela di un quadro su cui lavorare, aggiungendo personaggi, colori, oggetti sino alla realizzazione di ciò che reputano idealmente perfetto per la loro opera, per la loro fotografia.

David LaChapelle. La mostra dedicata a David LaChapelle é ospitata al Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art dal 29 giugno al 4 novembre 2012.

La mostra, allestita nello storico Palazzo Boccella nel centro storico della città di Lucca, é curata da Maurizio Vanni ed è stata prodotta da Arthemisia Group in collaborazione con il Lucca Center of Contemporary Art.

In esposizione 53 scatti suddivisi in 10 sezioni tematiche che rappresentano un percorso antologico del lavoro dell’artista : Star System, Deluge, Earth Laughs in Flowers, After the Pop, Destruction and Disaster, Excess, Plastic People, Dream evokes Surrealism, Art References e Negative Currency.

David LaChapelle nasce nel 1963 a Fairfield, frequenta la “North Carolina School of Art” e successivamente  la“ School of Art” di New York. E proprio a New York il suo talento viene portato alla luce da uno dei maggiori artisti del 900, Andy Warhol. Fu Warhol ad offrire a LaChapelle la possibilità dell’incarico per “Interview magazin”e e ad aprirgli così le porte al mondo dell’editoria e della moda che non hanno potuto far altro che confermare e plaudire il suo talento. Importanti riviste come “Vogue”, “Rolling Stone”, “Vanity Fair”, “The Face”, “GQ” e “Arena Homme” reclamarono presto il fotografo per servizi fotografici e cover.

Seguirono le pubblicazioni di libri fotografici quali “LaChapelle Land”, che contribuì a far conoscere lo stile del fotografo, “Hotel LaChapelle”,che divenne subito uno dei libri fotografici più venduti, nel quale sono contenuti alcuni degli scatti più belli realizzati a personaggi dello star system, e ancora “Artists and Prostitutes”  e” Heaven to Hell”.

Ben presto LaChapelle con i suoi scatti arriva agli occhi del grande pubblico grazie alla collaborazione per importanti aziende di cui cura le campagne pubblicitarie, come quelle per  Condé Nast, Tommy Hilfiger, Nokia, Lavazza, L’Orèal, H&M, Diesel, ai  promo di serie televisive di successo ,come Desperate Housewives e Lost, ed ai video clip di cui cura la regia, come quelli di Jennifer Lopez  e di Elton John.

Molte le celebrità che negli anni hanno posato per i suoi visionari set fotografici come Cameron Diaz, Angelina Jolie, Kirsten Dunst, Madonna, Elizabeth Taylor, Michael
David LaChapelle con i suoi lavori racconta la società moderna con le sue vanità, i suoi sentimenti e la continua corsa al consumismo. Il suo stile è surreale, giocoso, ironico, nei suoi lavori sono evidenti i richiami all’arte rinascimentale, al barocco e alla cultura pop. Le sue fotografie sono studiate, create, vengono dalla sua mente e prendono poi forma davanti al suo obbiettivo, ricreate in set fotografici in cui la scenografia è curata con dovizia di particolari in rappresentazioni colorate, vivaci, in cui nulla è fuori posto. LaChapelle cura e studia ogni cosa, ogni ombra, ogni luce e ogni colore é perfettamente realizzato per ricreare quell’effetto, quella sensazione in lavori in cui il ricorso e l’utilizzo dei ritocchi digitali è ridotto al minimo.Jackson, Uma Thurman, David Beckham e tanti altri ancora.

 

LaChapelle afferma: “Provo a fotografare l’in-fotografabile”, ed effettivamente queste immagini scaturiscono unicamente dalla sua fantasia e dal suo genio creativo.

Mentre a Lucca la mostra su LaChapelle sta per giungere a termine, a Londra  apre  i battenti la mostra su Tim Walker.  

Tim Walker.La mostra alla Sumesert House di Londra, inaugurata il 18 ottobre ed aperta sino 27 gennaio 2013, intitolata “Tim Walker : Story Teller” e sponsorizzata da Mulberry , si sviluppa in un percorso espositivo che raccoglie oltre 175 tra i suoi scatti più significativi, accompagnati da installazioni, oggetti utilizzati per la creazione delle scene, workshop ed incontri con lo stesso autore, con  la giornalista Penny Martin e con Rhea Thierstein, set-designer che crea scenografie per Mulberry, “Bombay Sapphire”, “Vogue” e “Vanity Fair” e che ha lavorato con Tim Walker per molti dei servizi fotografici presenti in mostra. Durante la mostra vengono inoltre presentate le rivisitazione di alcuni film di culto curate dallo stesso Walker come “La Belle et le Bete”, “The Red Shoes”, “ A Matter of Life and Death” e verrà anche presentato lo short-movie con cui Walker ha debuttato alla regia nel 2010, “The Lost Explorer”, adattamento dell’omonimo romanzo di Patrick McGrath.

Tim Walker è uno dei fotografi di moda più apprezzati degli ultimi anni. Inglese, nato nel 1970, esprime sin da prima degli anni universitari il suo interesse per la fotografia collaborando all’archivio Cecil Beaton presso la Condé Nast di Londra. Dopo la laurea, conseguita al Exeter College of Art nel 1994, inizia a lavorare come assistente fotografo prima a Londra e poi a New York per il fotografo Richard Avedon,  considerato uno dei maestri del ritratto in bianco e nero.

Nel 1995 inizia a lavorare nel mondo della moda con il suo primo servizio per Vogue e ben presto arrivano le collaborazioni con alcune tra le più importanti riviste di moda.

Walker, come LaChapelle, è un’artista della fotografia, è colui che immagina e crea le scenografie per realizzare e dar vita tramite i suoi scatti alla sua arte. Il suo stile è onirico, fiabesco, surreale e alle volte gotico. Le sue foto sono avvolte in un’aurea di magia e si animano di creature che sembrano  uscite dal mondo delle favole, dai cartoon, dai sogni ma che rimandano anche alle paure primordiali. Quello che ci presenta Walker con le sue fotografie é uno scenario fatto di colori pastello, scenografie fiabesche e ambientazioni surreali animate da gatti rosa e azzurri, moderne principesse, bambole, scale infinite, gelati giganti, lampade a forma di abiti. Il carattere gotico e surreale dell’artista é espresso soprattutto nelle sue collaborazioni con il regista Tim Burton.

Tim Walker firma alcune tra le più famose campagne pubblicitarie come quella di  Moet & Chandon  con Scarlett Johansson e quelle per Dior, Mulberry, Aquascutum e altre ancora.

Nel 2008 raccoglie i suoi lavori nel primo libro fotografico ,”Pictures”, e l’8 ottobre di quest’anno ha presentato il libroStory Teller by Tim Walker”, edito da Thames & Hudson , in cui si avvale della collaborazione dell’art-director Ruth Ansel.

Sempre nel 2008 arriva, a conferma del suo talento, il riconoscimento del British Fashion Council che lo insignisce dell’Isabella Blow Award for Fashion Creator.

Alcuni dei lavori di Tim Walker sono entrati a far parte della collezione permanente del Victoria & Albert Museum e della National Portrait Gallery di Londra.

So che il mondo che rappresento non è la realtà. Si tratta di un capriccio, uno spettacolo per provocare qualcosa nelle persone, un modo per evadere o per liberarsi. Penso che sia un metodo molto valido.”

 

E allo spettatore della mostra non risulterà difficile farsi trasportare in questo mondo di sogni ed evadere tra le immagini e le installazioni di Tim Walker.

 

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