Valentino: Master of Couture

Londra celebra Valentino, l’Imperatore della Moda, con una mostra alla Somerset House

Ada Distefano. Un abito rosso, il “suo rosso”, dalla linea elegante, fluida, curato nel dettaglio e la firma inconfondibile di colui che è considerato l’Imperatore della moda, Valentino Garavani.

Allo stile e alla vita di Valentino Londra rende omaggio con la mostra- evento “ Valentino:Master of Couture” ospitata alla Somerset House dal 29 novembre 2012 al 3 marzo 2013.

La mostra, organizzata in tre sezioni: History of Valentino, The Catwalk e The Atelier , si snoda in un percorso volto a celebrare la vita, lo stile ed il lavoro del couturier italiano.

L’esposizione inizia con una prima panoramica sulla storia dello stilista italiano composta di fotografie, disegni, inviti, lettere e cimeli personali che offrono un ritratto intimo del couturier. Il percorso espositivo prosegue con una sfilata in cui sono invertiti i ruoli, dove sono i visitatori a percorrere una passerella di moda per ammirare gli oltre 130 abiti di haute couture in esposizione, molti dei quali indossati da splendide icone come Grace Kelly, Jackie Kennedy, Sofia Loren, Elizabeth Taylor, Gwyneth Paltrow, Anne Hathaway, Scarlett Johansson e molti dei quali memorabili e famosi come l’abito lungo nero con particolari in bianco che Julia Roberts  sfoggiò nel 2001 in occasione del  premio Oscar per il film “Erin Brockovich – Forte come la verità” o come l’abito da sposa disegnato per Jackie Kennedy per il matrimonio con Onassis. L’ultima sezione della mostra celebra ed illustra l’artigianale e meticoloso percorso di lavorazione che porta alla realizzazione di un abito haute couture dello stilista e lo fa mostrando la creazione dell’abito da sposa della Principessa Marie Chantal di Grecia, meraviglioso esempio di lavoro realizzato a mano, in ogni singolo e prezioso dettaglio, dalle sarte della maison.

A completare la mostra dedicata allo stilista italiano la proiezione di una serie di filmati, video, dibattiti come quello tra Valentino e Giancarlo Giammetti con Colin McDowell, uno dei più autorevoli commentatori e scrittori di moda al mondo.

Ad esplicare e sintetizzare l’importanza e l’unicità di questa mostra alla Somerset House le parole dello stesso Valentino Garavani nel comunicato stampa di presentazione : “Ognuno di questi vestiti ha una storia incredibile, le sarte dell’atelier li hanno realizzati a mano uno per uno, impiegando ore, a volte giorni, per ciascuno. I dettagli sono incredibilmente complicati. Pochissimi di loro sono stati visti fuori dalla passerella e dal tappeto rosso, quindi mettere in mostra queste creazioni alla Somerset House, dove possono essere ammirati in tutti i loro particolari, è un’opportunità unica”.

Valentino compie 80 anni e Londra ed il mondo della moda lo celebrano con una mostra unica e raffinata, in linea con lo stile del couturier italiano che per anni ha dominato, emozionando le passerelle di moda sino al suo commovente addio nel 2008.

La storia. Valentino Garavani nasce a Voghera nel 1932 e sin da giovanissimo ha le idee ben chiare su quale sia il suo sogno. Frequenta una scuola di Figurino a Milano, dopo la quale viaggia all’estero e si trasferisce a Parigi. Studia stilismo all’École de La Chambre Syndacale. Negli anni cinquanta inizia la sua collaborazione nella Casa di Moda di Jean Dessès e nell’atelier di Guy Laroche. E’ il 1957 quando Valentino decide di far ritorno in Italia e a Roma, in via Condotti, apre il suo primo atelier. Ma il successo e l’approvazione arrivano solo nel 1962 con la collezione presentata sulle passerelle fiorentine di Pitti Moda.

 Il mondo intero plaude lo stile di Valentino ed è la nascita di un mito.

Il Woman Wear Daily scrive  :”Gli americani impazziscono per questo italiano diventato re della moda in così poco tempo”.

In quegli anni con Valentino entra in società Giancarlo Giammetti. Tra i due si crea un connubio perfetto che durerà per oltre 50 anni. Valentino è il creatore, è l’artista della moda, è colui che sogna e realizza un abito capace di esaltare la bellezza della donna che lo indossa con le sue linee morbide, fluide e la cura dei dettagli; Giammetti, dal canto suo, cura magistralmente l’organizzazione delle sfilate, tutti gli eventi, i rapporti con la stampa e si occupa del business della maison.

Per Valentino ciò che conta è la creazione del bello. Disegna figurini dalla linea fluida, elegante, dal tratto sicuro e iperfemminile, utilizza tessuti preziosi che nelle sue mani prendono forma divenendo ancor più pregiati, esalta ed enfatizza un colore, il rosso, sino a creare un genere cromatico a se, riconosciuto e ricercato, il rosso Valentino, che diviene subito l’elemento, il colore, immancabile in ogni sua collezione.

I suoi abiti sono curati in ogni dettaglio, le sue creazione sono di altissima qualità, ogni abito, ogni dettaglio, ogni particolare è interamente cucito a mano dalle sarte del suo atelier.

Valentino crea sogni, i suoi abiti sono sintesi di eleganza, di grazia, di lusso, devono esaltare la bellezza della donna, devono emozionare.

Esprime al meglio la sua creatività ed il suo stile nell’ Haute Couture, con collezioni dal carattere elegante, femminile, romantico e suntuoso ma mai eccessivo.

Il mondo intero acclama Valentino e le sue creazioni. Principesse, First Lady, attrici vogliono essere vestite, esaltate nella loro bellezza dal couturier italiano e le più famose modelle sfilano per lui. Valentino stringe con molte di queste meravigliose donne rapporti di stima e amicizia ed a queste dedica abiti e collezioni, come la White Collection, composta da abiti e mantelle dalle linee morbide e sinuose declinati in tutte le tonalità del bianco e dedicata a Jackie Kennedy , per la quale, nel 1968, crea anche il leggendario abito da sposa corto di pizzo beige per le nozze con Onassis. L’abito di Jackie Kennedy Onassis compare in tutte le riviste del mondo ed è un enorme successo per Valentino che, di lì a poco, ne crea una reinterpretazione per un’altra grande icona di stile, Audrey Hepburn, che era rimasta affascinata da quell’abito di pizzo beige.

Valentino diviene emblema di eleganza, di lusso, di femminilità, diviene il “sogno di moda”.

È il 1998 quando, tra le lacrime, Valentino, mantenendo la sua posizione al vertice creativo, vende la griffe alla Hpd Holding. Nel 2002 la casa di moda viene acquisita dal gruppo Marzotto per poi passare successivamente al gruppo Permira.

L’interesse del mondo verso Valentino è sempre elevato e nel 2008  Matt Tyrnauer, giornalista per Vanity Fair, celebra il couturier con un film- documentario, Valentino: The Last Emperor, presentato alla 65° Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, in cui racconta due anni, quelli tra il 2005 ed il 2007, di attività dello stilista italiano.

Nel 2008 a Parigi, con una indimenticabile ed emozionante collezione di Haute Couture primavera-estate 2008, Valentino dà il suo commovente addio alle passerelle.

Una collezione unica, in cui il carattere stilistico del couturier è espresso al massimo, in cui l’emozione è estremamente palpabile quando, dopo una passerella finale animata da abiti in “rosso Valentino” che sembrano voler essere il suo saluto personale, Valentino esce e commosso dà  il suo addio alle passerelle.

Il mondo della moda e non solo hanno salutato il grande couturier con corrisposta commozione e affetto e  con la profonda consapevolezza che la moda non sarà più la stessa senza Valentino, l’Imperatore della moda.

“Come dicono gli inglesi, meglio lasciare la festa finchè c’è gente”

Valentino Garavani

 

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