Violentare il colore

Ryan Mendoza a Bologna 

Tra le note di un jazz anni sessanta dai toni caldi e pastosi la mostra di Ryan Mendoza promette di trasportarci indietro, in avanti, in quelle regioni private e vischiose che stanno tra lo spirito errante e la sua vividissima carne.

Una mostra d’apertura, questa della nuova galleria ABC che ripercorre con un consistente nucleo di opere inedite (circa 15 opere) il cammino dell’artista americano come appropriazione del soggetto da parte dell’artista attraverso l’uso tensivo del colore. Una Chromophobia dal chiaro intento apotropaico, ricche come sono le sue tele di pulsioni barocche e rinascimentali, di soffi vitali che proprio al colore affidano il portato emotivo della sua ricerca.

Ryan Mendoza che ha collaborato con Irvin Welsh, Milan Kundera e Bernard-Henri Lévy, suoi primi sostenitori e che in apertura al catalogo la firma di George W. Bush, analizza introspettivamente il mondo dell’arte attraverso il ritratto, in un dialogo in cui corpi risultano sulla tela come rovesciati, specchiati dal lato della sua materia viva e vivente.

Durante l’inaugurazione sui pavimenti della galleria saranno sparsi alcuni fogli del suo diario Everything is Mine (che sarà edito da Bompiani nel 2014, pubblicato in 4000 copie in mostra solo 200 firmate), così da creare un  gioco alla sintassi in relazione frutto del rapporto mai pago tra artista/soggetto/pubblico.

 

Ideata e promossa da ABC con il Patrocinio della Regione Emilia Romagna, di Genus Bononiae e del CNA graze al sostegno della Galleria Massimo Minini la mostra inaugurerà il 27 novembre e rimarrà aperta fino al 10 gennaio 2014.

 

 

CHROMOPHOBIA personale di Ryan Mendoza

 

Venerdì 29 novembre 2013, ore 18.30

 

30 novembre 2013|10 gennaio 2014

 

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