Salvatore Ferragamo, l’artista delle scarpe amato dalle grandi dive

Il “Museo Salvatore Ferragamo” tra la mostra permanente dedicata alle creazioni dell’artista calzaturiero e la mostra temporanea dedicata a Marilyn Monroe.

Ada Distefano. Sarà stata la favola di Cenerentola a condizionarci sin da bambine o magari sarà qualcosa che fa parte del nostro DNA ma, di fatto, ogni donna s’ incanta e sogna alla vista di un bel paio di scarpe.

Oggetto del desiderio di ogni donna le scarpe rappresentano l’accessorio femminile per eccellenza.

A Firenze esiste un luogo dove sono custodite alcune tra le scarpe italiane più preziose, creazioni calzaturiere uniche di un uomo che aveva un sogno: fare il calzolaio.

Salvatore Ferragamo nasce nel 1898 a Bonito, paesino vicino Napoli. Non ancora adolescente si fa già viva in lui la passione per l’arte calzaturiera. A soli 14 anni emigra in America dove raggiunge in un primo momento uno dei fratelli a Boston. Agli inizi degli anni Venti si sposta in California, a Santa Barbara, e lì apre una sua bottega di riparazioni per calzature.

In America, Ferragamo, è affascinato dalla modernità delle macchine da lavoro ma, da artigiano, ne vede i limiti e ciò alimenta la sua smania volta a realizzare calzature migliori, che calzino alla perfezione; inizia quindi a studiare anatomia umana, ingegneria chimica e matematica all’Università di Los Angeles.

In una California in cui l’industria cinematografica prospera feconda, Ferragamo inizia a disegnare e realizzare calzature per il cinema. L’ambiente e la cultura della California gli offrono in quegli anni importanti spunti creativi e  ispirazione per la lavorazione e le decorazioni delle sue creazioni.

Nelle creazioni per il cinema Ferragamo dà vita a  tutto il suo estro e quando l’industria del cinema si sposta ad Hollywood egli non può fare a meno di seguirla.

Le creazioni di Ferragamo sono ai piedi di attrici e attori per i quali realizza scarpe uniche su misura.

La sua creatività e la sua grande capacità artigianale fanno si che ben presto le richieste, il successo e la sua fama crescono senza eguali, diviene il “calzolaio delle stelle.

Ben presto Ferragamo, da sempre fedele alla tradizione artigianale italiana, si rende conto che la manodopera americana non è in grado di fornire la perfezione che lui desidera per le sue calzature, decide quindi, nel 1927, di far ritorno in Italia, a Firenze, città nota per la sua arte e per la fecondità di abili artigiani.

A Firenze Ferragamo apre un suo laboratorio dal quale avvia un flusso di esportazioni verso l’America  che subisce un arresto nella 1929 a causa della crisi economica.

Ferragamo si rivolge con successo al mercato italiano e nel 1936 affitta due laboratori ed un negozio nello storico Palazzo Spini Feroni nel cuore di Firenze.

Sono gli anni in cui gli studi sull’anatomia del piede e sui materiali svolti da Ferragamo producono in lui grande creatività; realizza alcune tra le sue più importanti creazioni, inventa forme nuove e porta grandi innovazioni nel settore calzaturiero partendo dall’esigenza di rendere la scarpa comoda oltre che bella ed originale.

Nel 1931 brevetta il “cambrione”, un sostegno interno in lamina metallica che permette di rendere le scarpe più leggere e resistenti,

comincia poi a lavorare la rafia, il legno, le resine sintetiche ed i pezzi di sughero sardo che pressa, incolla, rifinisce sino a creare, nel 1937,  la famosa zeppa di sughero che diviene una tra le più celebri scarpe della moda di quell’epoca. La superficie della zeppa permette a Ferragamo di dar spazio al suo estro artistico e realizza varianti dipinte, decorate con pietre, con perline, con specchietti di vetro e con motivi floreali.

La sua creatività attinge dal mondo dell’arte, trae fonte di ispirazione dalle avanguardie artistiche contemporanee e dal futurismo, predilige i colori forti e vivi che usa assecondando la dinamica e la forma della scarpa.

Il dopoguerra sono gli anni in cui le creazioni di Salvatore Ferragamo conquistano successo e grande approvazione, diventono il simbolo di un’ Italia che ritorna a creare ed a vivere con grandi invenzioni come  i sandali in oro, il kimo del 1951, il fiosso fasciato del 1952, il tacco a gabbia del 1955, la suola a conchiglia, i tacchi a spillo rinforzati in metallo, resi celebri da Marilyn Monroe, ed il famoso i sandalo invisibile con tomaia in filo di nylon grazie al quale Ferragamo nel 1947 riceve il prestigioso Oscar della Moda, ‘Neiman Marcus Award’, per la prima volta assegnato ad un creatore di calzature.

“Fabbricai le mie forme rivoluzionarie che, dando appoggio all’arco, permettono al piede di muoversi come un pendolo all’inverso”
(Il calzolaio dei sogni. L’autobiografia di Salvatore Ferragamo, Londra 1957. ed. italiana 1971

Palazzo Spini Feroni negli anni Cinquanta diviene meta di tutte le attrici e gli attori del periodo, che desiderano indossare le creazioni realizzate appositamente su misura per loro da Ferragamo, e così  Audrey Hepburn , Sofia Loren, Greta Garbo, Anna Magnani, Ava Gardner, Marilyn Monroe, Katharine Hepburn e tanti altri si affidano alle mani e all’arte del “calzolaio delle dive”.

Quando Salvatore Ferragamo muore nel 1960 lascia alla moglie ed ai figli il compito di portare avanti la sua opera, realizzare scarpe comode e preziose, capaci di far sognare.

L’attività di quel giovane calzolaio, che seppe sperimentare, continua attraverso le creazioni proposte da quella che oggi è divenuta una delle più importanti case di moda italiane, la Maison Ferragamo, che con il tempo ha saputo mantener viva l’opera e la tradizione artigianale del suo fondatore.

Le creazioni originali dell’artista calzaturiero rivivono dal 1995 all’interno di uno spazio espositivo all’interno di Palazzo Spini Feroni, dal 1938 di proprietà  Ferragamo ed attualmente sede dell’azienda e del “Museo Salvatore Ferragamo”.

Il “Museo Salvatore Ferragamo”, realizzato per volontà della famiglia Ferragamo nel maggio 1995, custodisce al suo interno le preziose creazioni realizzate da Ferragamo dagli anni ‘20  sino alla sua morte nel 1960 e si dispiega in un percorso che conduce a modelli prodotti successivamente sino a giungere ai più recenti e attuali.

All’interno del museo, che espone a rotazione i modelli della collezione permanente selezionati tra oltre 10.000 pezzi, custoditi in archivio, le prime due sale sono dedicate alla storia di Salvatore Ferragamo e alla sua creatività; vi sono esposte le creazioni più rappresentative ed importanti dell’artista, le scarpe che hanno fatto la storia della maison, i modelli che dimostrano le ricerche e le innovazioni nei materiali e nella forma, quelli che testimoniano il rapporto di Ferragamo con gli artisti dell’epoca e con l’arte e l’influenza di questa nelle sue creazioni, le scarpe e le forme di legno dei piedi di clienti famose, i disegni, i documenti, i filmati e le foto di Ferragamo con le sue creazioni e di dive con ai piedi le scarpe realizzate per loro dal calzolaio.

Le altre sale del museo sono invece destinate ad esposizioni temporane, sempre connesse alle creazioni dell’artista calzaturiero, come quella attualmente in corso dedicata a Marilyn Monroe.

La mostra. Con una grande mostra intitolata“Marilyn”,  inaugurata il 20 giugno 2012 ed aperta sino al 1 aprile 2013, il “Museo Salvatore Ferragamo” rende omaggio all’indimenticabile Marilyn Monroe a cinquant’anni dalla sua scomparsa.

La mostra“Marilyn”, curata dalla direttrice del museo Stefania Ricci e dal critico d’arte Sergio Risalti é il risultato di un lungo e accurato lavoro di ricerche volte a ripercorrere il mito senza tempo di Marilyn Monroe, icona di stile e femminilità.

Occasione della mostra sono le scarpe create da Salvatore Ferragamo per Marilyn Monroe; oltre 15 paia di modelli tra cui le decolleté con tacco a spillo di 11cm, tanto amate dall’attrice e capaci di esaltare la sensualità del corpo e del portamento della diva paragonata dallo stesso Ferragamo alla dea greca Venere.

La mostra che vuole raccontare la diva non solo sotto i riflettori ma anche nel quotidiano ripercorrendone la vita, lo stile e l’essenza, si snoda partendo da una prima sala in cui sono esposti alcuni tra i preziosi abiti indossati dalla diva in film come “Quando la moglie è in vacanza”, “A qualcuno piace caldo”, “Gli spostati” e“Niagara”.

Una parte dell’esposizione è poi esclusivamente dedicata alle scarpe della diva, circa 30 stupendi modelli tra i quali quelli creati, con cura e maestria artigianale, appositamente per lei da Salvatore Ferragamo. La mostra si snoda in un percorso in cui l’immagine dell’attrice si intreccia con il mondo dell’arte; i curatori hanno voluto creare un confronto ed un legame tra gli scatti fotografici che immortalano la diva ed i capolavori del passato; ecco quindi uno scatto di Marilyn accostato al gesso della “Ninfa dormiente” del Canova ,  a quello di “l’Alessandro Morente”  o ad altri busti di età classica e ad altre opere d’arte come le “Quattro Marilyn” in bianco e nero di Andy Warhol , concesso in prestito dal The Andy Wahrol Museum di Pittsburg.  

Il Museo Salvatore Ferragamo con la sua storia, le sue collezioni preziose di scarpe uniche che han fatto la storia della moda, con le sue mostre temporanee, dedicate a grandi dive come Marilyn, è sicuramente uno di quei luoghi in cui per le odierne Cenerentole è sempre possibile sognare.

 

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