Spazio Grisù. Finalmente una bella notizia

di Maria Livia Brunelli

 #Stefano Bollani – Solstizio D’Estate

Da Ferrara arriva finalmente una buona notizia, una di quelle di cui c’è tanto bisogno in questi tempi… E anche “un esempio di buona amministrazione”, come ha detto anche la trasmissione “Report” nel servizio andato in onda il 5 maggio scorso.

Siamo a Ferrara, in una Caserma dei Vigili del Fuoco, abbandonata dal 2004: 4.000 mq. inutilizzati, di proprietà della Provincia che, dopo l’ultima asta andata deserta, ha deciso di non vendere più l’immobile e di concederlo in comodato d’uso gratuito, per un minimo di cinque anni, rinnovabili, all’Associazione non profit Grisù, costituitasi solo un anno fa e composta da professionisti di diversi settori, che vivono tra l’Emilia-Romagna e l’estero, e che prestano lavoro in modo del tutto volontario. Il nome dell’associazione deriva dall’omonimo cartone animato degli anni Ottanta: il draghetto progressista che da grande voleva fare il pompiere…ed essendo la location una ex caserma dei pompieri, il nome non poteva essere più azzeccato.

Nei mesi scorsi sono state selezionate, tramite un bando di ammissione, 17 giovani imprese creative del territorio, scelte tra le oltre cinquanta domande pervenute: si va da chi lavora con realtà aumentata e prototipazione 3D, a designer di mobili trasformabili, da un magazine culturale alla casa editrice di fumetti, dagli audio-libri alla progettazione d’imbarcazioni elettriche ed ecologiche… Tutte realtà desiderose di confrontarsi e collaborare per rendere Spazio Grisù un luogo di interazione vivo e dinamico, in cui accade sempre qualcosa. Da immobile pubblico abbandonato a spazio per giovani imprese creative, Spazio Grisù è la prima Factory della cultura e della creatività dell’Emilia-Romagna. Un esperimento senza precedenti in Italia, che è già oggetto di sette tesi di laurea: sessanta posti di lavoro in un edificio riattivato senza finanziamenti pubblici, ma grazie agli investimenti delle singole imprese che, in cambio dell’affitto gratuito, risistemano gli spazi assegnati a proprie spese, sostenendo anche le relative utenze. Una riattivazione produttiva, dunque, dello spazio, che contribuisce alla riqualificazione dell’intero quartiere anche in un’ottica sociale, essendo una zona della città a rischio di degrado.

L’Associazione Grisù agisce quindi come facilitatore per l’imprenditorialità creativa, orientando le singole imprese e agevolando loro i rapporti con le banche, le assicurazioni, le associazioni di categoria.

Fino ad ora l’associazione si è autofinanziata, ma ha bisogno del sostegno di aziende o privati che credano in un progetto innovativo come questo e che, sentendosi in linea con lo spirito e la filosofia di Spazio Grisù, vogliano  “adottare” quelle aree comuni della ex Caserma, da cui ricavare spazi per workshop, laboratori, convegni… Presto verrà attivato anche il crowdfunding, grazie a una piattaforma territoriale nata con questo scopo. La benedizione allo spazio è arrivata da una coppia di artisti molto noti, Cuoghi Corsello, che hanno regalato a Spazio Grisù un “marchio” spettacolare: una G rosso fiammante che anima con la sua energia dirompente il cortile interno, sede per tutta l’estate di concerti di band anglosassoni (per saperne di più: www.spaziogrisu.org). E il 21 giugno si festeggia a Spazio Grisù il solstizio d’estate, con una festa ricca di sorprese.

 

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